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22/10/2023
– La Tari è la tassa sui rifiuti. Ogni città ha una sua gestione delle immondizie che sono prodotte dai cittadini e in base al servizio di gestione ci sono delle tasse da pagare.
In questi anni ci sono state molte modifiche ed in effetti vediamo che tanti utenti iniziano a scontrarsi con richieste di risarcimento di Tari vecchie non pagate. Forse è il caso di spiegare cosa sia questa tassa, cos’è cambiato negli ultimi anni, i rischi e le sanzioni se non si pagano e come fare l’Iscrizione Tari.
Sia che nei Comuni ci sia la raccolta differenziata che non ci sia, i cittadini sono tenuti a pagare la tassa sull’immondizia. Grazie ad essa ci sarà una ditta che si occupa della gestione dei rifiuti e poi dello smaltimento. Inoltre è possibile avere anche degli operai che si occupano della pulizia dei parchi e delle strade. Quindi la Tari è una tassa obbligatoria da pagare.
Essa viene calcolata in base a: grandezza o metratura dell’abitazione e (novità) in base ai componenti del nucleo abitativo. Facciamo un esempio. In un appartamento di 100 mq vivono 2 persone essi andranno a pagare, di media, una tassa sull’immondizia di circa 380 €. Mentre se 2 persone vivono in un appartamento di 50 mq si pagano circa 300 €. Questo perché si effettua il calcolo in base a mq e a immondizia prodotta a singolo utente.
Per pagare la Tari è necessario che il cittadino scriva dei moduli, cioè confermi che lui vive in un determinato indirizzo che è di una determinata somma di mq e quante persone ci sono al suo interno. I moduli debbono poi essere consegnati all’ufficio TARI della propria città o del Comune in modo che essi possano poi fare delle verifiche.
COSA CAPITA SE NON PAGO LA TARI
Arriviamo ai “furbetti” della Tari. Per le residenze c’è un costo o calcolo che viene eseguito per le immondizie, ma dovete sapere che nei negozi invece si paga quasi il doppio. Questo ha portato molti imprenditori a decidere di non pagare la Tari. In realtà perfino molti cittadini non l’hanno pagata.
Tutto questo ha condotto la legge a nuove modifiche e normative che oggi sono diventate aspre. Chiunque non paghi la tari si ritrova ad avere dei solleciti di pagamento, con un aumento tra sanzioni e moratorie, che arrivano addirittura la 20% del dovuto. Ormai è stata eliminata la prescrizione. Per rinnovare il pagamento basta inviare un sollecito. Se il cittadino non paga, dopo 5 anni, scattano le riscossioni da parte dell’Agenzia delle Entrate con sanzioni amministrative. Quindi è meglio pagarla perché altrimenti ci sono pignoramenti direttamente sul conto corrente.
Moduli da inviare online
Per fare un’iscrizione o cessazione della Tari è possibile usare anche dei moduli da inviare online presso il sito del vostro Comune di appartenenza. I moduli si scaricano gratuitamente, si compilano e vengono inviati direttamente all’ufficio di competenza. Per non avere dei problemi nella gestione e nei controlli l’iscrizione tramite online dovrebbe essere eseguita 90 giorni prima che si occupi la nuova abitazione.
Inoltre è bene che il cittadino chieda conferma se è stato preso in carico il modulo inviato. Altrimenti rimane più conveniente occuparsi di un recapito personale dei moduli negli uffici di pertinenza. Trovate informazioni sul sito del vostro Comune.
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