COSENZA – Come nel resto della regione, anche a Cosenza, davanti la Prefettura, circa quaranta sindaci della provincia si sono ritrovati, in questo caso con il presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro per consegnare un documento contro il Ddl Calderoli al prefetto Ciaramella. “Una battaglia – hanno affermato i tanti primi cittadini presenti – che i sindaci devono condurre per evitare che vengano mortificati i tanti territori amministrati.
“Anci Calabria – ha sottolineato la presidente Succurro – rappresenta tutti i 365 sindaci associati e non ha nessun colore politico. E da questo punto di vista Anci vuole delle certezze e delle garanzie. Nessun pregiudizio nei confronti dell’Autonomia differenziata, ma diciamo no, se non c’è l’adeguata copertura economica e finanziaria dei Lep, che andrebbe a generare quel divario tra Nord e Sud che bisogna scongiurare”.
Una posizione, quella della Succurro che la si può considerare unitaria, anche perché il documento consegnato in contemporanea a tutti i prefetti della regione, è stato approvato all’unanimità dall’ultimo consiglio dell’Anci. Per quanto riguarda la copertura economico e finanziaria dei Lep, si parla di una cifra valutabile intorno ai 90 miliardi di euro, che molti dubitano possano essere previsti nel Ddl.
Mentre il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, il Ddl Calderoli lo ha definito una sciagura, perché mentre su alcune materie si parla di coesione nazionale per avere peso in Europa, poi si va dividere il Paese in 20 piccole repubbliche.
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